Nocturne op. 8

Revised and fingered by

Filippo Eduardo Araniti

NOTE DEL REVISORE

Charles Obert è uno dei tanti compositori del primo Ottocento che ancora oggi viene immeritatamente trascurato da musicisti e ricercatori; è infatti totalmente sconosciuto agli storici della musica e il suo nome non appare in nessuna fonte bibliografica.
Il ritrovamento di questa importante opera e il ricupero del testo in una veste editoriale moderna, emendata dai numerosi errori e imprecisioni di vario genere che le stampe d'epoca ordinariamente contengono, consentirà agli addetti ai lavori una più agevole fruizione.
La composizione è destinata ad un originale e quanto mai raro organico strumentale. L' accostamento timbrico di tre differenti classi di strumenti (a fiato, a pizzico e ad arco) e l' agile scrittura strumentale rivelano la personalità artistica dell'Autore.
Lo stile usato da Obert è assimilato ai dettami dell'arte romantica; infatti il Notturno op. 8 venne pubblicato in Italia presso la tipografia Ricordi nel novembre del 1828, quando ancora tale corrente non si era saldamente radicata.
L'Autore, probabilmente di nazionalità francese, dedicò questo suo lavoro al signor Charles Röster.
Va fatto notare che la viola svolge un ruolo di primo piano rispetto agli altri strumenti e che, nella partitura della stampa antica, figurano numerose indicazioni di diteggiature. Tali particolarità ci inducono a credere che Obert fosse un conoscitore di questo strumento.
La parte della chitarra è scritta nella tonalità di Re magg., e per trasportare il brano alla tonalità degli altri strumenti si rende necessaria l'applicazione del capotasto mobile sulla terza posizione, pratica molto in uso a quell'epoca.
E' auspicabile che la diffusione di questa edizione possa aggiungere un tassello in più al vasto mosaico della letteratura musicale cameristica di metà Ottocento.